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Il LA a 432 Hz

di Edoardo Conte

432 hz

Il La a 432 Hz è la frequenza naturale della nota accordatrice degli strumenti a corde che, per effetto dell’umidità o della secchezza dell’aria, prima di una esecuzione musicale devono essere riaccordati. Ciò è in analogia e risonanza al fatto che le corde del cuore (cor cordis in latino) — nostro strumento di sintonia con la vita — devono essere risintonizzate alla vibrazione del Cuore buddhico dopo un evento burrascoso o la aridità delle nostre emozioni e sentimenti. Fatta questa premessa si comprende meglio la necessità di riaccordare lo strumento del cuore come fosse il nostro violino interiore.

È accaduto, però, che durante il nazismo, per enfatizzare la nota del comando, la frequenza del LA ("A" nella dicitura musicale anglosassone) fu elevata a 440 Hz, rendendo più “fredda” l’esecuzione dei brani musicali. L’orecchio non l’avverte… ma il cuore si. La musica con accordatura a 440 Hz, cioè 2 volte il numero della materia, rafforza la solidità materiale a discapito della leggerezza spirituale. Dobbiamo tornare al LA 432 Hz che ha in sé i numeri dell’elevazione dalla materia al Cielo: 4, 3, 2… come un conto alla rovescia per far partire il razzo della riconquista dello spazio stellare.

La frequenza 432 Hz del LA 4^ ottava, ossia l'ottava dell'Anima Buddhica, è la vibrazione intonata alla geometria sacra. Infatti, il DO 4^ ottava ha frequenza 256 Hz che è della progressione geometrica o a raddoppio. In pratica, la vita all'inizio della riproduzione cellulare, procede con questa progressione che raddoppia il valore ad ogni passo: 1, 2, 4, 8, 16, 32, 64, 128, 256, ecc... La frequenza del DO a 256 Hz è perfettamente in sintonia con la progressione vitale; cosa che non sarebbe ed è con il LA forzato a 440 Hz!

Ciò ha un effetto degradante sulle note "spirituali" che provengono dai Piani divini. Il nostro sforzo è dunque, quello di ristabilire la frequenza originale, riconducendo il LA ai 432 Hz per riarmonizzare la scala del Cielo sulla terra.
Le note che discendono dal Cielo partono dal SI o Volontà celeste; seguono il LA o nota dell’Amore che accorda e mantiene coesa l’esistenza. Il SOL è la nota dell’Intelligenza che collega le parti per riconoscere l’intero. Il Fa è la nota di mezzo. Ha il compito di armonizzare il sopra al sotto e le tre note inferiori (MI, RE, DO) alle superiori (SI, LA, SOL). Il MI è la nota della Conoscenza che misura e proporziona; mentre il Re è la nota dell’Ideale che è il modello regale a cui deve tendere la personalità. Infine il DO è la nota dell’Ordine che dal Cielo alla terra precipita la Legge divina entro la sostanza umana. 

Tuttavia, poiché la manifestazione è duale, vi è di riflesso, la scala che parte dalla terra per elevarsi al Cielo. È la scala della sofferenza umana. Del degrado nella materia. Lo sforzo di quelle note, seppur le stesse della scala discendente dal Cielo, è quello di tendere, nel loro degrado esistenziale, alla vibrazione originale di cui sono solo un pallido riflesso, poiché mantengono l'accordatura a 440 Hz. La differenza sembra impercettibile, eppure, è parte del fraintendimento di noi esseri umani nell'interpretazione del Piano divino entro le forme terrene. Le sentiamo come stonate e le riproduciamo con quella distorsione sonora che le trasforma nel nostro dolore esistenziale.

Per cui la Volontà celeste della nota e accordo in SI (SI, RE, FA), diventa la Volontà degradata degli uomini che suona il DO (la nota opposta e speculare nell'accordo DO, MI, SOL). L’Amore puro dell'accordo celeste in  LA (LA, DO, MI), diventa l’Amore umano e possessivo del RE (RE, FA, LA); l’Intelligenza onnicomprensiva del SOL divino (SOL, SI, RE), diventa il MI personale con accordo (MI, SOL, SI),  che distingue e spezza i legami sinaptici nell’ignoranza. L’Armonia del FA superiore (FA, LA, DO) diventa il conflitto del FA inferiore (FA, LA, DO). La riprova è nella frequenza del FA che suona a differenti ottave. Per cui il conflitto deve risalir la china, ad assumere il volto dell’Armonia. La Conoscenza onnicomprensiva del MI divino (MI, SOL SI), degrada nella conoscenza analitica del SOL (SOL, SI, RE), che disperde la visione dell’unità e si perde nel particolare; l’Ideale del RE divino (RE, FA, LA), che è l’ideale del Cristo risorto, si abbassa al LA (LA, DO, MI) dei molti ideali divenuti ideologie e idolatrie terrene di uomini fanatici. Infine, l’Ordine celeste del DO supremo (DO, MI, SOL) si riflette nell’ordine umano SI (SI, RE, FA) che diviene un comando, il mero esecutore  della superbia umana. Così è scritto nel Libro del Cielo a ricordarci ossia, a tenere a cuore, le sorti dell’umana progenie che ha il compito di riconquistar le stelle una ad una.

Le scale sonore, dunque, la scala discendente dal Cielo e la risalente dalla terra, portano con sé le rispettive note della salvezza l’una e della ricompensa l’altra. A noi ristabilirne il significato elevandole nel nostro cuore: il sublime accordatore.

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