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Il pregio della struttura mentale

cervellocuore

di Edoardo Conte

La mente è la funzione che ci distingue dagli animali ed è tutt’ora la nostra principale meta evolutiva. Questa affermazione si trova nei testi di ogni branca esoterica dalla Teosofia alla Antroposofia, passando per i Rosacroce, e così via.

Possiamo dire, senza ombra di smentita, che ogni architettura progettuale dell’essere umano è una struttura mentale, in cui i sentimenti del progettista, elaborati durante la “visione” del progetto, giocano il ruolo di magnetizzare l’architettura stessa, affinché chi la riceva ne sia attratto.
Quello che fa la differenza è la sintonia tra il Cuore, cioè l’apparato di sincronia con la Vita, e la mente, l’apparato di visione e costruzione progettuale. Va da sé che, se la mente è sintonizzata al Cuore, creerà architetture di una bellezza sublime, in perfetta coerenza alla creazione.

Per anni si è detto che essere mentali era un ostacolo alla crescita dell’individuo; ebbene è ora di sfatare questa credenza e portare chiarezza. Essere mentali significa nello specifico, usare solo la mente concreta, quella razionale, scollegata dal Cuore. Questo sì che è un grande problema non solo per l’individuo ma per l’intera Umanità… e ne vediamo le conseguenze nella perversa corsa agli armamenti che fomentano guerre. O negli individui che agiscono solo per il loro bene e il proprio tornaconto. Tuttavia, quando la mente è in sintonia col Cuore, il centro vitale, accordatore della creazione, allora svolge con estrema precisione la sua funzione di creare architetture mentali atte a concretizzare, poi, le azioni creative degli uomini.

Va detto che la mente non costruisce forme; bensì le progetta e “delega” al Cuore l’attività di costruzione, nella persona che ha allenato il Cuore a recepire il Piano evolutivo. Questo fatto è abbastanza “nuovo” e lo si può comprendere appieno solo se si ha la visione totale e inclusiva di come funziona la Vita.

La Vita, il cui centro nell’essere umano, risiede nel Cuore (scritto con la C maiuscola poiché è il chakra del Cuore, ossia, il centro vitale dell’organismo), ha due aspetti: quello paterno e quell’altro materno. Il Padre (la Monade) è l’intento motore, l'aspetto vitale ancorato proprio nel Cuore, il seme dell’idea primigenia, colta e proiettata sullo schermo della fattualità e disegnata in ogni sua singola componente nella visione di colui che crea; poi c’è, sempre nel Cuore, la funzione Madre che plasma l’aspetto forma di quel progetto paterno. Così abbiamo, riuniti nel Cuore, il Padre e la Madre: il creatore e la sua creatura; ma vi é di più.
Quello che nell’individuo preso ancora dagli aspetti egoistici speculativi, è desiderato nel plesso solare e costruito in “pancia”, ossia, sgorga dal marasma di emozioni ataviche, nell’essere che ha Cuore e mente in sintonia, viene costruito e irradiato attraverso il Cuore. Dunque, il Cuore, nell’Uomo redento, riunisce in sé Spirito e Materia, il Padre e la Madre in uno sposalizio alchemico.

Non vi è più distinzione tra la mente e il Cuore, i due agiscono come una unità creativa. Questo è l’essere cosciente che evolve la propria mente per costruire nel cuore le forme della convivenza armonica e della Pace. Una Pace finalmente acquisita.

In una visione evolutiva dell'essere umano redento, si potrebbe ipotizzare che la procreazione non avverrà più per opera della donna che accoglie e costruisce la nuova vita nel grembo, ma attraverso una Umanità non più sessuata che con atto creativo irradierà dal Cuore una immagine olografica della nuova creatura!

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