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Pensiero del giorno: Chiamare il Cielo

Ermete Trismegisto, tre volte grande, è la figura mitica che meglio di altre ci pone in risonanza col Divino. Il grande sacerdote egizio, infatti, sentenziò: “Come sopra così sotto” a significare che vi è una corrispondenza, una analogia tra il Cielo e la terra, il Divino e l’umano, in modo che l’umano, alzando gli occhi al Cielo, possa evocare le Sue energie e qualità su di sé. Il Sopra, cioè il Divino, è perfetto nella Sua essenza; così, se lo si vuole portare sotto, laddove le cose non sono proprio perfette, occorre chiamarlo, invocarlo, affinché discenda al nostro livello inferiore. Questo movimento dal Sopra verso il sotto o evocazione, è quindi, provocato dalla richiesta di chi sta sotto. Quella richiesta è alla base di tutte le cerimonie e di tutte le procedure di salvazione o di ristabilimento dell’armonia in terra. La richiesta è l'Invocazione che si eleva dal basso; la sola capace di evocare il Divino attraverso la responsabile incarnazione del Suo proposito da parte dell'essere umano che ne diventa messaggero. Essa sottostà alla Legge divina di Economia della "Domanda e offerta", per cui, a domanda si risponde. Lo si può fare in molte forme ma la sostanza resta la stessa: "inviare una richiesta di aiuto, una domanda, per avere risposta". La risposta arriva sotto forma di “Modello”; il modello di perfezione divina che l’uomo deve emulare, imitare, diventare, sostituendolo a quello imperfetto che gli procura così tanto dolore. In questo modo avviene la comunicazione e comunione tra il Divino e l’umano. La miseria umana è aspirata e dissolta dall’Amore divino che le prende il posto. Durante il corso dei secoli le procedure si sono via via moltiplicate e raffinate, dalla preghiera, alla meditazione, alle tecniche più attuali di polarizzazione cuore/mente o quelle che utilizzano la fisica quantistica; tuttavia, il significato resta sempre lo stesso: riequilibrare la nostra vita in terra, rivolgendoci al Cielo.

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