di Edoardo Conte
La seduzione nel Regno umano appartiene alla donna, ma essendo noi umani intrinsecamente animali nei nostri istinti primari, potremmo dire che la seduzione è una caratteristica animale che nel Regno umano ha avuto una svolta.
Diciamo subito che la seduzione è affine alla intimidazione, poiché entrambi svolgono una funzione attrattiva-repulsiva, essendo una forza comunicativa duale di andata e ritorno; ma vediamone il perché.
Prima di tutto dobbiamo partire da come si sia evoluta la seduzione. Nel Regno animale il più bello e affascinante di una coppia è il maschio. La pavonessa non ha le piume della coda per fare la "ruota" che è prerogativa del pavone. Da cui il pavoneggiare del "macio" che cerca di attirare l'attenzione della femmina ma con scarsi risultati, poiché nel regno umano è la femmina la più seduttiva. Il motivo per cui il maschio animale ha la livrea o il piumaggio più attraente sta, come direbbe un etologo, nell'aver rediretto la funzione intimidatoria di protezione e difesa. Gli occhi della ruota del pavone intimidiscono l'avversario, sembrando tanti occhi ipnotici che lo confondono. Dunque, la funzione di salvaguardia individuale, da repulsiva, si trasforma nel tempo, in una funzione seduttrice per attrarre la femmina e procreare. In questo esempio scopriamo che il "male" (la funzione difensiva intimidatoria del maschio animale) volge al "bene" (la funzione procreativa attraverso la seduzione) in modo da valorizzare il Bene rispetto al male. Come disse un grande iniziato: "Il male è a trionfo del Bene e il Bene è a riparazione del male".
Così è successo per l'Uno (1) che ha creato il 2 cioè ha inglobato in sé la coppia di opposti; per cui, fin dalla notte dei tempi, dal buio sorge la Luce. Dalla intimidazione repulsiva, quindi, sorge la seduzione attrattiva!
Nell'evoluzione dal Regno animale a quello umano la funzione ha cambiato di genere, lasciando al maschio l'aspetto protettivo intimidatorio e conferendo alla femmina l'aspetto seduttivo per la procreazione. In fin dei conti questo adattamento evolutivo pone in equilibrio i generi, in quanto dà alla femmina il ruolo di sedurre il maschio dato che è la femmina che partorisce il figlio. Ciò risponde alla legge di Economia che distribuisce e ottimizza le funzioni per i ruoli che le coppie (di opposti) hanno.
Alla fine di questa riflessione comprendiamo che il Regno umano ha lo scopo di elevare i Regni inferiori e, contemporaneamente, da essi elevarsi per divenire il "faro" dell'evoluzione su questo pianeta.
Quel che resta da compiere per trasmutare gli istinti in consapevole funzione evolutrice è trasformare la funzione seduttiva femminile della donna in una accoglienza confortante che stimoli nel maschio, cioè nell'uomo, una responsabilità progettuale più che una tempesta ormonica. Così avverrà, via via che l'Umanità saprà elevare le proprie funzioni dalla creatività animale alla creatività umana per riscoprire la creazione divina di cui è portatrice e custode.