L'ira di Dio
185 — Le calamità sono già sopraggiunte. “Dov’è quest’ira di Dio?”, domandano gli uomini. La si vede proprio nei disastri come l’abbandono di Dio da parte dell’uomo, come il tradire col pensiero, con l’azione o con il silenzio della paura. Non stiamo a elencare tutti gli aspetti di questi tradimenti, che infettano il pianeta e hanno qualità inconfondibili. L’uomo non dovrebbe stupirsi per le sciagure che si succedono. Che si domandi se ha sempre agito con purezza di comportamento nei confronti di Dio. Si è astenuto dalla bestemmia? Si è guardato dai pensieri malvagi? Non si dica dunque che la forza del bene non si è manifestata. Dio non punisce, ma può volgere altrove lo sguardo, e allora l’oro diviene un fuoco divoratore; allora l’equilibrio si trasforma in caos, e il potere della Terra si può esaurire. La blasfemia è molta ovunque. Terribile è deridere il Principio divino! Gli uomini hanno smesso di pensare, e anche se frequentano i templi non fanno di meglio che profanarli.
Tratto da "Agni Yoga" - Mondo di Fuoco II