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Gli Archetipi, questi sconosciuti

di Edoardo Conte

Si fa tanto parlare degli Archetipi e della loro importanza quali Principi o modelli di Perfezione. Poco, tuttavia se ne sa. Nella maggior parte dei casi si ricorre agli Arcani maggiori, raffigurati dalle carte dei Tarocchi.

Sebbene siano un valido strumento di divinazione e introspezione, tuttavia, anch’essi derivano dai sette Principi primi o qualità energetiche divine che "adombrano" la molteplicità di forme in manifestazione. Ovviamente le forme sono imperfette rispetto ai loro modelli di riferimento, eppure, tutte tendono alla perfezione secondo la propria via di minor resistenza. In questo noi, esseri umani, abbiamo una responsabilità ineludibile, poiché, con il modo di condizionare natura e materia, trasformiamo e plasmiamo le forme secondo la nostra capacità di sintonizzarci sugli Archetipi.

I sette Principi sono in sequenza: Volontà, Amore, Intelligenza, Armonia, Conoscenza, Ideale e Ordine. Si presentano in manifestazione sotto forma di coppie di opposti costituite dal Principio in luce, ad alta frequenza, e dalla sua ombra, o contrario, a bassa frequenza. Essi hanno qualificato nelle Ere passate le due civiltà principali: la Lemure e l’Atlantidea, ed ora qualificano la civiltà Ariana o Caucasica. Ognuna di queste civiltà ha ricevuto dai sette Archetipi un’impronta specifica o preponderante sul piano dell’esistenza. La Lemure ha sperimentato e portato verso la perfezione archetipica il piano Fisico. L’Atlantidea quello Emotivo e l’Ariana sta imprimendo uno sforzo evolutivo verso lo sviluppo e perfezionamento del piano Mentale. Tutte e tre insieme hanno reso manifesti i 7 Archetipi in 21 possibilità più quella che le origina e fonde: lo Spirito.

Detto ciò, possiamo suddividere gli Archetipi nei piani Mentale, Emotivo e Fisico secondo i tre Principi fondamentali di Volontà, Amore e Intelligenza. Nel piano Mentale (civiltà Ariana) il riferimento è alle sette azioni realizzate attraverso i verbi che imprimono comandi sulla materia mentale. Nel piano Emotivo (civiltà Atlantidea) il riferimento è alle sette azioni portate in essere dalle Virtù (tre Teologali e quattro Cardinali) che imprimono qualità sulla materia astrale o emotiva. Nel piano Fisico (civiltà Lemure) il riferimento è alle sette azioni che imprimono movimento sulla materia fisica. Ne consegue lo schema sottostante in cui ognuno dei tre piani dà origine a sette sottopiani qualificati, dal primo all’ultimo, da: Volontà, Amore, Intelligenza, Armonia, Conoscenza, Ideale e Ordine. 

Il primo settenario, riguardante l’aspetto Mentale, non genera difficoltà di interpretazione, poiché i verbi sono riferiti alle sette attività principali da cui conseguono tutte le altre. Se non ne siete convinti provate a scegliere qualsiasi verbo e vedere se non è riconducibile direttamente o indirettamente ad uno dei sette succitati. Il terzo settenario, riferito alle tipologie di movimento fisico, è anch’esso di facile comprensione, tenuto conto che il moto curvo e circolare contiene anche quello spiralico; il moto alternato è, ad esempio, il ciclico; mentre quello convergente ha in sé il suo contrario, così come l’accelerato che dà origine, con il moto rallentato, a quello oscillatorio; pure il moto puntiforme è assimilabile allo stare fermo e così prendere il punto o la posizione.

Riguardo al secondo settenario, la comprensione non è immediata. Diciamo subito che le Virtù, nell’accezione cristiana, qualificano l’animo umano e il comportamento dell’individuo. Sotto questa luce è possibile utilizzarle, seppur interpretandole da un punto di vista altro, per qualificare l’aspetto emotivo dell’essere umano. Se noi siamo ciò che pensiamo, è altrettanto vero che lo esprimiamo attraverso i nostri sentimenti ed emozioni. Per comprendere ciò è di aiuto definire le sette Virtù in base ad una visione evolutiva.

Virtù Teologali (Parola di Dio)

Fede: (aspetto Volontà). Assoluta certezza interiore, indipendente dalla ragione, della direzione da prendere per attuare il Proposito e delle capacità a servirlo. Trasmuta l’opposto polare della superbia in quanto tende a far agire la persona con umiltà intesa come conoscenza dei propri limiti e delle proprie capacità. In termini evolutivi: L’Uno che dà direzione al Proposito per manifestarsi.

Speranza: (aspetto Amore). Forza d’animo motivante, propulsiva del Proposito d’Amore che permea il Piano di attuazione. Essa trasmuta l’invidia poiché fa riconoscere le qualità dell’altro come complementari alle proprie. L’Uno che magnetizza lo Spazio per renderlo coesivo al Proposito

Carità: (aspetto Intelligenza). Riconoscimento dell’uguaglianza essenziale degli esseri umani che stimola la solidarietà e la cooperazione. Essa trasmuta l’ira poiché fa accogliere l’altro come fratello nella calma propositiva. L’Uno che si riconosce nei Molti.

Virtù Cardinali (Direzione espressiva)

Temperanza: (aspetto Armonia). Equilibra e rende armoniche le coppie di opposti. Crea la giusta tensione della corda (coscienza) provocando il suono armonico. Serve a curare l’avarizia mediante la generosità, ossia, l’applicazione della forza centrifuga dall’io verso il Noi, con il conseguente impulso a donare. I Molti in Risonanza.

Prudenza: (aspetto Conoscenza). Capacità di discriminare tra le qualità dell’Anima e le caratteristiche della persona. Trasmuta il vizio di Gola facendo distaccare la persona dalla esagerazione smodata, mediante la misura della corretta proporzione, fino a farle percepire il piacere dell’essenziale. I Molti in Proporzione Aurea.

Fortezza: (aspetto Ideale) Rafforza l’ideale dell’Anima rendendolo stabile nella persona. Essa trasmuta la lussuria poiché fa riconoscere la sacralità del corpo e delle forme materiali, come tempio o dimora dello Spirito. I Molti in Uno.

Giustizia: (aspetto Ordine) Porta la Legge Divina entro le forme creando ordine. Essa trasmuta l’accidia poiché spinge ad agire mediante il riconoscimento di appartenenza e la responsabilità di contribuire al benessere dell’Umanità. I Molti in Concordia.

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