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Gli IMAGO-SONIC

Gli IMAGO-SONIC sono trattamenti vibrazionali condotti mediante clip visivo-acustiche adatte a promuovere la trasformazione di disagi esistenziali, elevandoli al loro Valore originale. Si basano sul fenomeno dell’entanglement della Fisica quantistica ed agiscono per empatia tra la mente e il cuore, cioè tra l’apparato visivo, collegato al cervello e quello auditivo collegato al centro energetico cardiaco.

La struttura con la quale sono costruiti è particolare, poiché è proprio l'architettura costruttiva che conferisce loro la forza di trasformazione. Ebbene, sono tutti creati con la medesima struttura di base. La sola differenza sta nella nota di riferimento e nel rispettivo accordo per gli IMAGO-SONIC composti da più simboli valoriali.

Vi è una struttura globale a cui segue una sotto-struttura interna a ciascuna clip visivo-acustica.
La prima sfida è stata quella di sincronizzare l’immagine al suono. 
La luce, o meglio, la sua intensità, si propaga nello spazio con una progressione particolare, quella inversamente proporzionale al quadrato della distanza. Ciò significa che la potenza della luce si dimezza raddoppiando la distanza. Dunque, l’intensità luminosa di un fotone segue la cosiddetta progressione geometrica o a potenza di 2 o a salti di ottava, come suol dirsi, seppur al contrario, infatti, dimezza anziché raddoppiare; tuttavia, segue il dimezzamento in modo progressivo, quindi la si può assimilare alla progressione geometrica invertita.

Se ora prendiamo in considerazione le note musicali e, in particolare la nota C, (DO) nella lingua musicale italiana, scopriamo che ha una caratteristica molto particolare: è l’unica delle 7 note che ha frequenza uguale alla progressione geometrica. Infatti, se regoliamo la frequenza del DO 1^ ottava a 64 Hz, vedremo che i rispettivi DO alla seconda, terza, quarta, fino alla settima ottava, saranno precisamente sintonizzati alla progressione geometrica: 64, 128, 256, 512, 1024, 2048, 4096 Hz. 
Adottando, dunque, la progressione geometrica, si sincronizzano le immagini al suono. Tale sincronizzazione avviene accordando la nota A (il LA della 4^ ottava che è la nota accordatrice di tutti gli strumenti di una orchestra) alla frequenza di 430,5 Hz. È il tuning detto "accordatura scientifica" proprio per le caratteristiche suddette.
Eppure, vi è un’altra progressione nel basilare progredire della vita entro la forma. Oltre la progressione geometrica, che moltiplica l’ovo cellula trasformandolo in morula e poi blastula, vi è una seconda progressione che imprime bellezza alle forme. È la progressione aurea o anche detta “di Fibonacci” dal matematico pisano che la introdusse in Italia prendendola dagli arabi che, a loro volta, l’avevano presa dall’antica conoscenza dell'induismo, durante il dominio arabo sull’India. Ebbene, tale progressione magica avanza seguendo il numero aureo 1,618. È la proporzione da cui nasce il rettangolo aureo in cui è iscritto il Partenone e le infinite opere d’arte e architettoniche basate su tale numero. È la proporzione della Natura che imprime l’ordine al Regno vegetale e a quello minerale, dando proporzione e forma alla spirale della conchiglia del Nautilus, alle ramificazioni degli alberi o alla disposizione dei petali dei fiori; ma anche la stessa proporzione che compone il corpo degli esseri umani e degli animali. Insomma, è la serie numerica con cui le forme di tutti i Regni risplendono d'armonia.

Nell’IMAGO-SONIC la progressione aurea è alla base della sequenza di immagini. La clip è della durata di un minuto, 60 secondi, ripetuti 3 volte, per un totale di 3 minuti. Quindi l’1 e il 3, cioè l’Unità e la triade sono evocati. La sequenza delle singole clips, nella durata complessiva di 1 minuto, sono in progressione aurea come segue: la prima clip dura 21 secondi, la seconda 13”, la terza 8”, la quarta 5”, la quinta 3” la sesta 2”, la settima 1”, per sette volte, completando il minuto. 21, 13, 8, 5, 3, 2, 1, sono numeri della sequenza di Fibonacci.

La partitura sonora è composta partendo dalla nota di base di ciascun simbolo e, nel caso di valori a 2 o più simboli, è mantenuta la nota del simbolo base nei bassi (chiave di basso), mentre le note del secondo o degli altri simboli componenti il simbolo totale del valore, risuonano nei suoni alti (chiave di violino). Vi sono dei salti di ottava facilmente distinguibili. Il primo è un salto di ottava che risuona nella dualità, il secondo è un salto di due ottave che risuona nella triplicità. Anche nello spartito musicale ritorna l’Uno, il due e il Tre. Ma la struttura riserva altre peculiarità. Vi è a metà della clip, una pausa che corrisponde alla sequenza visiva dei 5 secondi. Dopo l’Uno, il due, il Tre, segue il cinque come numero dell’uomo, numero di mezzo: pausa mediatrice tra la prima parte fatta di salti di ottave e la seconda, in cui le note squillano affermando l'intero per ben 4 volte, tante sono le immagini del simbolo, che appare nella sua totalità, a un secondo di distanza le une dalle altre.

Si noti che la sequenza di Fibonacci è rispettata anche qui. 1, 2, 3, 5, sono I primi quattro numeri della sequenza aurea, che poi ritornano all’uno nella sequenza visiva. Infatti, dopo il 5, la sequenza dei secondi relativi al perdurare delle immagini torna a 3”, poi a 2” e infine a 1 secondo, riprodotto sette volte, intercalando il simbolo allo sfondo nero, per dare un effetto stroboscopico.

Riguardo agli strumenti musicali, vi è, non a caso, la scelta degli archi, dal contrabbasso al violino passando per violoncello e viola. Compare, quindi, l'organo di chiesa a sottolineare, in contrappunto, i salti di ottava dei violini. È una scelta basata sull'orecchio comune. Gli strumenti devono essere riconoscibili e familiari, affinché il fruitore si senta a proprio agio con suoni conosciuti. Nelle ultime battute tutti gli strumenti suonano all'unisono. Il contrabbasso e il violoncello, assieme all'organo ripetono la nota base riguardante l'ottava di valori, mentre i violini suonano la nota del secondo o degli altri simboli componenti il valore, nel caso di simboli formati dall'unione di due o più valori.

Un’ultima considerazione sulla struttura. L’IMAGO-SONIC è pensato per produrre un sussulto, una sorta di shock emotivo, senza il quale non vi può essere alcun cambiamento. È risaputo che i cambiamenti repentini sono dati da shock di vario genere. Serve una specie di folgorazione, come un fulmine a ciel sereno, affinché qualche cosa succeda nel nostro fisico e agisca fino in profondità nei reconditi meandri dell’inconscio.

In definitiva, la struttura ha una sua ragione d’essere e una sua validità sia numerica che proporzionale. Ha pure una suggestione visiva e auditiva. Questa dovrebbe essere la sua forza trasformativa, fatta di numeri, frequenze e proporzioni, in una forma di impatto emotivo. Occorrerà sperimentare gli IMAGO-SONIC per appurarne l’efficacia, al di la della loro struttura coerente alla vita.

Link alla playlist dei 7 IMAGO-SONIC di base. 
Attenersi alle istruzioni d'uso contenute in ciascun IMAGO-SONIC.

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