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Il potere della seduzione

di Edoardo Conte

columbiaSe riflettiamo con ampio respiro su cosa stia combattendo l’Islam attraverso la propria visione religioso-culturale non possiamo che rispondere in una parola: la seduzione occidentale. L’islam si oppone, in generale, alla seduzione dell'occidente e al tempo stesso, al modo in cui l’occidente si è fatto prendere dalla seduzione della forma. A prescindere dalla rigidità dogmatica di interpretazione dei valori universali che fa del fondamentalismo islamico una forma cristallizzata di moralismo ben lontano dalle reali intenzioni del Corano che, come tutti i testi sacri, detta norme comportamentali atte ad armonizzare la società a cui si rivolge, è comprensibile la diversità di idee che distanzia quella cultura dalla nostra.

È palpabile, infatti, nella cultura islamica, la lotta contro la seduzione in tutte le sue forme, a partire da quella femminile. Quasi che la seduzione femminile sia emblematica, per l’Islam, di tutte le seduzioni e che il costume del burka sia un tentativo di soffocarla a livello iconografico. D’altro canto non v’è simbolo più forte nella civiltà occidentale della Columbia (dea della libertà intellettiva) che irradia la luce della conoscenza dalla fiaccola fiammeggiante, ergendosi nella sua bellezza come irresistibile icona di seduzione. Sulla sua immagine fonda il movimento illuminista che traghetta l’occidente fino ai nostri giorni. In definitiva, la seduzione del femminile si fonde, nell’immaginario occidentale, con la seduzione dell’intelletto e della conoscenza. Non v’è da stupirsi, dunque, che l’islam cerchi da sempre di ostacolare questa idea che si contrappone alla propria visione mistico-religiosa di una conoscenza ispirata dal Divino per tramite dei suoi profeti.

D’altra parte, la cultura islamica è molto simile a quella della prima cristianità che ha combattuto la civiltà ellenica dominante, quella di Socrate, Platone e Aristotele, depositari della conoscenza. È perciò conseguente che la Religione, storicamente contraria all’evoluzione del libero pensiero, stia ora proseguendo questa opposizione attraverso l’Islam. Non bisogna dimenticare che, tuttavia, proprio dal mondo arabo è giunto, nel passato, un contributo enorme alla conoscenza mediante la scienza dei numeri e della proporzione armonica delle forme. Perfino la serie di Fibonacci ha origine nella cultura arabo-orientale.
Ma ritornando alla seduzione, basti considerare l’importanza che il mondo occidentale dà a questo aspetto della sfera umana per comprendere come tutte le attività, dalla Politica all’Economia, passando per l’Arte e la Scienza, ne siano intrise. La seduzione del potere e quella del denaro ne sono chiari esempi. Persino le sacrosante vittorie sociali delle donne quali il diritto di voto e la parità di lavoro, sono sovrastate dall’eco dell’emancipazione femminile riguardante la liberazione sessuale e la conseguente affermazione seduttiva. I maschietti sessantenni ricorderanno, magari con nostalgia, le prime minigonne indossate timidamente dalle coetanee quali simulacri della rivoluzione sessuale all’inizio negli anni ’60. Da allora la seduttività è dilagata non soltanto nella sfera sessuale ma nel tessuto culturale dell’occidente portando la corruzione dei costumi e distorcendo le regole della comunicazione globale con la conseguente decadenza della civiltà. Se la donna è agognata nel corpo come simbolo dell’affermazione maschile, fino a divenire oggetto pornografico del desiderio, è dovuto a questa cultura degradata che, avendo perso la misura dei valori, fa di ogni soggetto una merce da comprare o scambiare. La forma deve essere seducente altrimenti non vende; ed allora anche le idee e i pensieri devono sedurre per essere accettati e divenire norme comportamentali e stereotipi che condizionano le masse.

Di che meravigliarsi, dunque?

La lotta tra materia e Spirito è sempre in atto ed è alimentata e sfruttata per soggiogare i Popoli, sia che rivolgano il loro sguardo all’uno, sia che prestino attenzione all’altra. Se guardiamo al fenomeno del terrorismo, non solo quello cosiddetto islamico, ma il terrorismo in generale, possiamo comprendere, alla luce di quanto esposto, che l’intenzione è sempre la stessa: destabilizzare il "Sistema" fondato sulla seduzione. Questo ideale è sempre stato appannaggio del rivoluzionario illuminista animato dai sacri fuochi della libertà, uguaglianza e fratellanza; pur tuttavia, una forma distorta e perversa di questi ideali anima ora il terrorismo internazionale. La libertà è interpretata come imposizione del caos e l’uguaglianza come dissacrazione della diversità, per non parlare della fratellanza che assurge a sinonimo di clan o setta di fedeli esaltati da un feticcio comune. Neppure il terrorismo sfugge al richiamo della seduzione sotto forma di violenza, guerra e morte. Dare la morte è una seduzione d'onnipotenza che nella sua perversione si accompagna a quella del fuoco, elemento di distruzione e purificazione al tempo stesso.

Come si può percepire da questo contesto la seduzione è latente nell’animo umano e veste molteplici fogge e rispecchia differenti volti a volte familiari, a volte lugubri e disumani. Quando riusciremo a riconoscerla in tutte le sue sembianze sapremo come domarla ed essere vaccinati al suo contagio. Allora vedremo con gli occhi del Cuore e potremo distinguere la verità sotto tutte le forme in cui si cela, senza più cadere in “ismi” di differenti fatture e senza più "gridare all’untore" incolpando il diverso. Sapremo che nell’animo umano albergano il demone e l’Angelo. Che l’uno prevale sull’altro mediante la scelta di servire la separatività o affermare l’unione. Solo allora avremo sconfitto il terrorismo e tutte le idee e ideologie che si impossessano della nostra Anima attraverso la seduzione.

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