di Edoardo Conte
Se oggi possiamo fare le analisi del sangue e sapere se al suo interno si annidano virus e batteri, e se la scienza può sfidare l’atomo e svelare i segreti della materia; ebbene, lo dobbiamo a Lucifero e al suo sacrificio!
Vogliamo con questa riflessione, rivisitare la figura di Lucifero per ricondurla alla vera funzione che ha avuto nell’aiutare l’Umanità a calarsi nella densità materiale e da lì darsi la spinta per la risalita. Il dono di Lucifero è stato quello della capacità di scelta che nasce dalla distinzione e separazione degli opposti.
Lucifero, è l’angelo portatore di luce; la Guida dell’Umanità (da non confondersi con Satana che è l'oppositore di Dio), caduto in disgrazia poiché volle disobbedire a Dio. Ma quale peccato commise?
Vien narrato nel mito che l’Angelo portatore di Luce spense la sua fiaccola per gettarsi nell’oscurità dove le cose perdono la connessione col tutto e divengono singole, separate; proprio come successe a lui, solitario indagatore dell’ombra. Eppure il suo non fu un atto di superbia, bensì di sacrificio. Proprio così… Lucifero si sacrificò per l’Umanità affinché la mente degli uomini potesse scindere la visione dell’intero nelle sue parti e, indagandole, scoprire il disegno celato. Lucifero conduce simbolicamente Adamo ed Eva (l'Umanità) nella valle di lacrime, dopo la scacciata dal Paradiso terrestre, affinché attraverso la sofferenza della travagliata conoscenza si liberi dalle catene della forma e giunga all'eterna Saggezza nella riconquista del ruolo divino.
La metafora e la funzione di Lucifero agli occhi di chi non ha pregiudizi, appare chiara: egli ha condotto l'Umanità, mediante la qualità luciferina della scissione, dalla sostanza mentale detta “Manas superiore”, cioè la materia del pensiero che forma le astrazioni e dà all’Anima la visione dell’Unità del creato, alla frequenza più bassa del “Manas inferiore”, ossia, della sostanza della mente concreta che spezzetta il tutto in miriadi di parti per analizzarle e poi ricomporle secondo la necessità umana di dar forma alle cose.
Lucifero, dunque, personifica le mente analitica e razionale altrettanto necessaria di quella sintetica ed intuitiva. La mente che separa per scegliere e dopo aver compiuto la scelta, proseguire il cammino costruendo le forme che riconducono all’unità.
L’uomo non può creare dal nulla ma può scegliere le parti che ricompongono il tutto. Senza la mente separativa non sentirebbe la necessità ancestrale di riunire le cose per costruire l’intero. Scegliere i materiali per dar corpo ai progetti ed edificare la dimora degli uomini quale tempio di Dio. Così l’Arte si fonde con la Scienza e crea la tecnologia (dal greco téchnì = arte), ossia, l'arte umana di interazione tra il dentro e il fuori; l'io e l'ambiente che lo circonda.
Separare per riunire, questo il moto perpetuo che appartiene alla materia manifesta ed è espresso nella sua essenzialità dal motto latino: “Solve et coagula”. Separa e riunisci!
Il sacrificio di Lucifero ci ha permesso, quindi, di compiere le scelte tra le coppie di opposti; ma ancora di più: le ha rese visibili e fatte emergere all’orizzonte evolutivo. Egli ci consente di scegliere tra il bene e il male, la luce e l’ombra, sapendo che le due forze sono coesistenti e complementari. Come disse il grande mago bianco del XIX secolo Elifas Levi: "il male è a trionfo del Bene e il Bene a riparazione del male". A noi, di volta in volta, utilizzare il flusso espansivo o quello ricettivo per cavalcare le onde delle vicende umane e far delle prove che la vita ci pone… momenti di crescita.