di Edoardo Conte
Il 7° dei Sette Raggi è il raggio della Legge e Ordine in quanto precipita le Leggi del Piano Divino entro la Materia ordinandone le forme. È detto anche il raggio della Magia cerimoniale poiché, mediante la cerimonia o rituale, concretizza l’atto sacro della creatività. Il rituale rappresenta sempre, seppur nella sua sintesi e simbolicità, l’allineamento e unione tra il Divino e l’umano; tra il Sopra e il Sotto; il proposito e la forma.
La modalità del 7° raggio è unica e particolare. Essa unisce in sé la direttività del 1° aspetto Divino della Volontà con l’accoglienza del 2° aspetto Divino dell’Amore, ottenendo una perfetta fusione dei due entro il 3° aspetto Divino dell’Intelligenza: la materia. IL 7° raggio unisce i poli opposti, coadiuvato dal 4° raggio dell’Armonia che apre il canale di connessione al Divino, da un lato, e di precipitazione nella manifestazione materica, dall’altro. La peculiarità del 7° raggio è l’immediatezza, realizzata attraverso la polarizzazione, o meglio, l’applicazione della Legge di Polarità o Attrazione. Le tecniche creative del 7° raggio sono, infatti, strettamente scientifiche. Esse si attengono alle connessioni magnetiche che ordinano la manifestazione vitale in geometrie simmetriche secondo la Legge di Natura o della Vita Una.
Allineare, focalizzare, triangolare, connettere e sintonizzare, sono i verbi e le azioni che dispongono le entità in “poli” attrattivi o ricettivi; vertici e punti focali di triangoli e poliedri nel gioco magico della manipolazione dell’energia, forza e sostanza. Polarizzare e cambiare polarizzazione al momento opportuno, sono le abilità della maestria sviluppata dal discepolo che applica le tecniche creative del 7° raggio. Tecniche che aprono la mente all’immaginazione attraverso la meditazione: vera scienza dell’impressione. Non più e non solo meditazione devozionale o anelito e aspirazione sentimentale al Divino. L’insegnamento del 7° raggio dà al discepolo lo strumento pratico e, oserei dire, scientifico, per divenire consapevole artefice del Piano Divino. Vien detto dalla Sapienza antica che “Dio geometrizza”. Ebbene, se è vero che Dio geometrizza, applicare l’immaginazione creativa attraverso la visualizzazione di punti e linee di luce, che connettendosi precipitano il progetto Divino in forme organizzate e coerenti, significa agire quali cocreatori, e partecipare al progetto della creazione di Dio.
D’altra parte sappiamo che le strutture energetiche delle forme materiali sono geometriche. La Cimatica dimostra il potere del Suono che crea geometrie secondo l’emissione di specifiche frequenze. Basti pensare alla struttura dell’atomo, delle molecole, di un fiocco di neve o di frutta e verdura. In tutti i regni di natura, dai minerali alle piante fino all’essere umano, la geometria della vita ripropone i suoi schemi perfetti. Stelle, pentagoni, esagoni e poliedri regolari, e ancora, spirali logaritmiche, proporzioni auree, frattali e toroidi danzano gioiosamente la sinfonia della manifestazione universale. Il 7° raggio non fa altro che palesare l’armonia cosmica traducendo le costanti Leggi Divine nella fantasmagorica e ordinata molteplicità del creato.