di Edoardo Conte
In questi giorni di clima infuocato per la ricerca di un governo del Paese, occorre chiarire quali siano le forze in gioco. Vi è una spinta conflittuale che attraversa la penisola e prende il nome di "fobia della diversità".
Questo lo si riscontra nelle classi sociali, nei confronti dei migranti e soprattutto nello scontro politico. In quell’ambiente il diverso è colui che ha differente visione e differenti modalità per risolvere le problematiche contingenti di lavoro, economia, giustizia e welfare. Tuttavia, al di là di torti e di ragioni vi è una considerazione di natura “strutturale” che bisogna approfondire. La conflittualità è per sua causa separativa; e la separatività è il grande male dell’Umanità. Questa spinta separativa è appannaggio delle forze del lato oscuro la cui missione è di annientare il valore dell'umanità, in tutti i sensi, fino a ripristinare lo stato animale primigenio. Eppure, proprio a causa di ciò, la separatività, se trasmutata, cioé invertita di polarità, origina fratellanza. Proprio così… il Progetto divino riesce a trasformare il male in Bene. Questa la sua potenza! Ma andiamo per gradi, ed esaminiamo la strategia dell’ombra.
Questa strategia che è fondata sulla paura e conduce all’imbarbarimento dei popoli, è protratta da vari anni, ma è proprio ora che sta dando i suoi frutti. La popolazione italiana è indotta ad una guerra tra poveri in cui la disperazione si sostituisce al buon senso sfociando nell'odio e nel rancore. Chi fino a qualche anno fa non avrebbe mai inveito contro le minoranze etniche ora lo fa sentendosi approvato. È caduto il tabù del razzismo che ha sdoganato il turpiloquio e il disprezzo razziale. Come è possibile sia cambiato il sentimento dell'italiano medio, incline all'accoglienza? Ciò è avvenuto attraverso un condizionamento mediatico, politico e culturale che, di fatto, ha liberato il lato oscuro celato in ognuno.
Non dobbiamo dimenticare che ciascun essere umano è fatto di luce, cioè di umanità, e di ombra o animalità. La luce e l'ombra sono sempre presenti e ci accompagnano nelle nostre azioni. Sta a noi avere la capacità di scegliere quale delle due far prevalere di volta in volta. Nello stato di calma e di benessere non fatichiamo a mostrare il lato buono; ma quando siamo affaticati o esasperati, esce con forza il lato cattivo, cioè quello imprigionato. Esce con tutto il suo fascino e la sua seduzione. Oh si... la seduzione del lato oscuro è antica quanto l’uomo. È il potere della materia; la forza bruta che esalta gli istinti di sopravvivenza e affermazione; ma soprattutto il misterioso potere che ogni forma ha: quello di mostrare i significati. È per questo potere che combattiamo, affinché il nostro valore di pensiero, di sentimento, di visione, di civiltà e di vita prevalga sugli altri affrancandoci dall'oblio. Difficile opporvi resistenza; quasi impossibile… se non fosse che esiste un'altra forza, da sempre invitta: la forza dell'Amore.
Scatenare il lato oscuro è strategia e tattica delle forze oppositive all'evoluzione. In questo modo il regno umano si perde entro la selva intricata del conflitto con alcuni sprazzi di pace che appaiono qua e là come radure in cui prendere fiato. Ciò non di meno, per quanto sia efficace, l’evoluzione utilizza quel potere come il Samurai sfrutta la forza dell’avversario redirezionandola a suo vantaggio. Così il conflitto diventa l'anticamera dell'armonia!
Non vi è conflitto che prima o poi non si trasformi in amicizia se le due parti si scontrano a sufficienza. Ed è proprio questa la metafora e metamorfosi del conflitto. Fare approfondire il contatto in modo talmente forte che quell'attrito sprigioni una scintilla di luce. Per questo motivo gli antichi saggi dicevano che la luce nasce dall'oscurità. Occorre, tuttavia, alimentare la scintilla con la fiaccola del cuore. Senza amore non vi è salvezza.
Accettiamo, dunque, gli scontri fisici, dialettici, mentali ed emotivi come prodromi di accordi e tifiamo affinché il buon senso prevalga. Abbiamo speranza che dietro l'aggressività vi sia l'amabilità e che la voglia di bene di tutte le persone probe, alla fine, riesca a palesarla per il bene del Paese… il Bene di Tutti.