Da Anonimo, “Il Sentiero delle lacrime di Gioia, 2008, “Il Libraio delle stelle”, presente in internet con il titolo “Sul Sentiero I, Dalla divina inquietudine alla Gioia”.
I 5 testi completi della serie “Sul Sentiero” sono scaricabili liberamente dai siti:
ttp://www.riflessioni.it/esperienze/sentiero-0-indice.htm
http://www.riflessioni.it/esperienze/sentiero-99-1-pensiero-in-rete.htm
In quest’epoca di “feconda inquietudine”, di dolorose prese di coscienza, di svelamenti e rapidi mutamenti, molti si avvicinano all’esoterismo, nel tentativo di dare nuove certezze alle loro vite spesso prive di valori di riferimento.
Generalizzando, si potrebbe dire che si accostano alle Scienze iniziatiche tre categorie di persone:
- i curiosi, che ricercano situazioni fuori dell’ordinario, misteriose o “magiche”;
- gli “utilitaristi”, che desiderano potere, prestigio, o, più semplicemente, risoluzione rapida e poco faticosa per i propri problemi;
- infine, coloro che sono diventati, dopo un lungo cammino, pensatori e ricercatori e che desiderano indagare seriamente sul loro “essere al mondo”.
E’ solo a questi ultimi che possono riferirsi i termini “scienze iniziatiche”, e, in prospettiva, “iniziazione”, “iniziato”.
Questi individui hanno conosciuto il dolore e hanno a lungo vagato nell’ambito delle confessioni religiose o delle speculazioni filosofiche. Infine, “iniziano” il Sentiero che porta alla casa del Padre, di cui sentono il richiamo sempre più intensamente.
Gli strumenti necessari per l’Impresa sono la meditazione, lo studio, il Servizio; le virtù richieste l’Umiltà, la Perseveranza e l’Amore.
Numerosi i dubbi e i tentativi infruttuosi; il senso di inutilità della ricerca; la percezione di essere distanti dal mondo comune, che perde via via la sua capacità di attrazione; i momenti di buio della coscienza (“la notte oscura dell’anima”, secondo la definizione di S. Giovanni della Croce).
Questo stato d’animo, spesso lungo e travagliato, può essere considerato una situazione di insoddisfazione “benedetta” poiché fa da levatrice all’anima nascente. Se fossimo “piattamente soddisfatti” del piccolo orizzonte della nostra vita non intraprenderemmo alcun percorso, paghi di quanto la routine quotidiana può offrirci. Consideriamo, pertanto, questa fase - che è spesso avvertita come destabilizzante e oscura e che ci può rendere estranei a molti - come un necessario passaggio dal mondo dell’incoscienza e della deresponsabilizzazione a quello della Consapevolezza dell’anima adulta, che si scopre e si sperimenta ogni giorno.
Se l’anima è “pronta”, si manifestano gradualmente:
- l’aspirazione ad uscire dall’ Aula dell’ignoranza e ad entrare nell’ Aula della Saggezza;
- ricerche e meditazioni personali sulle tematiche del risveglio dell’anima e del Sentiero;
- uno stile di vita allineato al Fine intravisto;
- il riorientamento del proprio progetto esistenziale in funzione dello svolgimento del compito di vita primario per ogni essere umano: l’evoluzione della coscienza;
- la Gentilezza del Cuore che ha appreso a donare e la Stabilità della Mente che ha appreso a rimaner “salda nella Luce”.
Il rendersi conto della prigionia del proprio pensiero inconsapevole, meccanico e ripetitivo, è uno dei momenti iniziali del cammino evolutivo; questa scoperta rende l’aspirante-ricercatore sempre più attento e vigile, all’interno e all’esterno di sé, nel desiderio della liberazione.
Il “sapere di non sapere” è un altro importante passo verso la Ricerca e, poi, verso l’ Aspirazione, che è la volontà di avvicinarsi alla Verità che si intuisce essere dietro le apparenze del mondo sensibile.
L’aspirante cerca quindi la conoscenza, ad ogni livello:
- Per quanto riguarda le conoscenze celate alla popolazione dalla scienza e dall’informazione, egli si rende conto che ciò accade perché tale scienza e tale informazione sono ancora dipendenti dal “potere”. Quando i Pensatori avranno raggiunto una massa critica sufficiente, non sarà più consentito a pochi di tenere in stato di sudditanza i tanti; trasparenza, condivisione delle conoscenze, rispetto per il diritto all’informazione saranno la norma nella società inclusiva del futuro, nella quale si concepirà che il Potere è Servizio. Non si tratta di un idealismo irrealizzabile: intorno a noi vediamo gente sempre più preparata ad “andare oltre ciò che tutti credono”; la ricerca di molti uomini d’intelletto ne è un segnale. All’avvento di questo nuovo mondo della condivisione e della circolarità delle informazioni, gli “uomini di Buona Volontà” sono chiamati a contribuire affinchè sia assicurato a tutti l’accesso a sempre più ampie conoscenze e informazioni.
- Per quanto riguarda le conoscenze ancora nascoste alla maggioranza degli uomini (la vera storia della Terra, l’evoluzione dell’umanità, il succedersi delle razze e delle civiltà remote, la costituzione occulta dell’uomo…), possiamo rintracciare queste informazioni negli insegnamenti “esoterici”, che diventano sempre più “essoterici” con l’avanzamento mentale dell’umanità e la conseguente divulgazione. Tali conoscenze riguardano il Mondo delle Cause, di cui il nostro mondo visibile non è che l’effetto.
Gli individui “pronti”, che si interrogano sulla Conoscenza e lavorano per raggiungere i requisiti necessari ad intraprendere il Sentiero, sentono con profondità che la Verità si svela a chi, avendola intravista, si consacra totalmente ad Essa e che la comprensione del Piano si amplia man mano che l’aspirante procede al perfezionamento di sé, curando i tre piani su cui ogni uomo si manifesta: fisico, emotivo, mentale.
Essi considerano il corpo fisico, l’emotività e la mente come strumenti per l’espressione di sé e sono costantemente impegnati a migliorarne “capacità e prestazioni” per meglio servire. In particolare lavorano affinché l’umanità tutta si elevi dal piano emotivo, ove per lo più è situata - in balia di incostanza e vaghezza - al piano mentale, ove è possibile produrre fermi atti di volizione ed elevati Propositi operativi. Tali Propositi sono ispirati alla volontà di concretizzare nella materia le qualità dei primi tre raggi della Creazione: Volontà, Amore e Intelligenza.
Le anime “pronte” ritengono infatti essenziale la Prassi, cioè la materializzazione sul nostro Pianeta di Opere ispirate all’Amore intelligente.
Considerano l’umanità Una, sentendo profondamente che le piccole vite di ciascuno hanno senso solo se messe al servizio della più Grande Vita di cui siamo parte e che ci sostiene.
Riconoscono l’unità dell’intera Manifestazione, espressione di un Grande Essere, anch’Esso in evoluzione, del quale “nulla si può dire”.
Sanno che “tutto è in rete”, proprio come accade per la rete informatica, simbolo fisico della interconnessione globale a livelli più sottili.
Considerano, pertanto, che ogni pensiero e ogni azione hanno ripercussioni, nel bene e nel male, in tutto il Pianeta.
Nasce da ciò la necessità della vigilanza della Mente e del “focalizzarsi sull’amore”, non nel senso “sentimentale” del termine, ma piuttosto nel senso di un Altruismo consapevole e responsabile.