Ad ogni azione corrisponde una reazione di uguale intensità energetica e contraria per direzione. Questo recita la Legge del Karma da cui deriva quella della Fisica, che riequilibra la comunicazione di andata con quella di ritorno. Occorre considerare che quando si parla di azione, si intende quella emessa nel momento in cui un determinato proposito, buono o cattivo, è indirizzato in manifestazione, ossia, è pensato. Quello è il momento in cui l’azione è realmente originata come causa, al contrario di quanto normalmente si crede. Ciò che generalmente è considerato azione è invece, l’effetto che l’azione originaria del pensiero ha su e nel piano di apparenza; cioè, la sua reazione. In altri termini, la vera azione è compiuta nell’istante in cui è pensata e non nel momento in cui il suo riflesso concreto si palesa.
Il Karma, positivo o negativo, è prodotto quando la comunicazione di ritorno, ossia la reazione, ha un ritardo nel tornare alla causa che l’ha originata.
L’insegnamento del Maestro Gesù: “Amate il vostro nemico”, intendeva essere l’istruzione per equilibrare il Karma, o il ritardo nella risposta di ritorno.
Facciamo un esempio. Se si pensa di maledire una persona ella riceverà la maledizione; dopodiché, l’onda di ritorno, o reazione, colpirà, prima o poi, colui che l’ha originata con l’intenzione e agita col pensiero. A sua volta chi riceve la maledizione, in qualche modo l’ha originata tempo o vite addietro, poiché tutto ciò che capita è causato da se stessi. In tal modo, seguendo il precetto di Gesù, anziché maledire a sua volta, il ricevente emetterà una risposta di vero Amore che, spezzando il legame karmico, scioglierà i nodi pregressi ristabilendo la Legge e l’Ordine Divini. Da ciò se ne deduce che la giusta azione si realizza con l’atto d’Amore.