La realtà è la dimensione causale che produce l’apparizione della forma. In quel Piano fuori dallo spazio-tempo esistono punti focali di realtà che sono le cause prime (Archetipi) determinanti gli effetti o forme nel piano della manifestazione apparente.
Ciò che è reale, quindi, è causa di ciò che definiamo effetto o forma. Dall’interazione tra la causa e il suo corrispondente effetto cogliamo il significato, il segno e la funzione evolutiva. Ogni effetto, che è il risultato emissivo del proposito causale, realtà del Piano Divino, deve necessariamente ritornare al suo punto di origine, per compiere il processo creativo. L’effetto, in definitiva, non è altro che il pacchetto di informazione o l’onda causale che dal punto d’origine si espande e propaga nell’area della coscienza fino al limite della sua capacità trasmissiva o circonferenza (il piano di apparenza). Raggiunta la manifestazione concreta, inverte il movimento per ritornare, prima o poi, al suo centro. Il “tempo” di percorrenza di andata e ritorno è denominato “karma” e indica la distanza che separa, pur legandoli indissolubilmente, il punto dalla circonferenza o l'effetto dalla sua causa o Centro. Un centro che è l'insieme coeso di tutti gli Archetipi viventi. Quando tutti i punti sulla circonferenza sono tornati al centro causale il Piano è compiuto, l'equilibrio è ristabilito e la realtà è stata esperita in tutte le sue forme.