Il dictat del Sistema socio-economico-finanziario è: "Essere produttivi".
La produzione di beni è senz'altro indispensabile per la sopravvivenza e il vivere ma non può essere l'unica direzione di sviluppo dell'Umanità. Chi sostiene questo Sistema confonde, deliberatamente, la produttività con la creatività ponendo gli interessi di mercato sopra ogni cosa. Se è vero che il mercato è stato creato per soddisfare i nostri bisogni, non dobbiamo soccombere ai bisogni del mercato.
Noi esseri umani abbiamo il dono della creatività, poiché siamo fatti a immagine di Dio, il Creatore.
Dobbiamo, quindi, espletare il nostro compito divino che è co-creare, ossia, creare quelle forme socio-economiche coerenti con il Proposito del Piano Divino che è quello di portare in manifestazione la Verità, il Bene di tutti e la Bellezza.
Creare forme esprimendo ognuno il proprio talento e le proprie capacità in ogni genere di attività volta al benessere collettivo.
Ma le forze del condizionamento mondiale, che traggono vantaggio dal mantenere l'Umanità soggiogata ai vincoli produttivi, si guardano bene dall'incoraggiare la creatività, poiché sanno che essa libera l'Uomo verso il compimento del suo destino.