Il daimon è dentro di noi da quando nasciamo e non ci lascia mai. Per Socrate e Platone è una figura a metà strada tra l’umano e il divino. Un intermediario geniale che favorisce il contatto col sublime. Non così per la cultura cristiana che dà al daimon l’accezione di ombra della coscienza, di lato oscuro, o natura animale, che sta lì, il più delle volte nascosta, quasi in letargo nella sua tana; pronta a risvegliarsi, però, quando le condizioni diventato favorevoli.
La luna piena è una di quelle, ma anche tutto ciò che risveglia il lato istintivo, laddove la nostra incolumità fisica e psicologica è messa in pericolo. Il demone, in questo senso, agisce in nostra difesa. Difende il retaggio animale, la personalità e l’Io. Vaga nei meandri del subconscio e di tanto in tanto affiora e colpisce, furtivo e implacabile come un killer professionista. È quel demone che è capace di uccidere se e quando l’incolumità dell’io è messa in pericolo. A volte è scambiato per coraggio o esaltazione, e certamente qualche cosa del demone agisce anche in quegli aspetti dell’essere umano che, a volte, fanno la differenza tra il bene e il male. Comunque sia, il demone è sempre in agguato pronto a colpire appena la coscienza lascia la presa o si fa cogliere distratta, impreparata ad elaborare il dramma della vita. Attacca, ovviamente nel punto debole, laddove l’integrità dell’essere lascia un varco. Spesso la debolezza sta proprio nella presunta forza o inossidabilità. La sicurezza della coscienza, quando è spavalda, cela fessure, se non ferite, che cedono al primo assalto del demone aprendo varchi insospettabili.
Dobbiamo esserne consapevoli di ciò e umilmente ritrovare il centro del Cuore da cui rimarginare le ferite e chiudere i varchi con la comprensione e l’Amore. Non dobbiamo mai sentirci troppo sicuri della nostra nobiltà d’animo poiché il demone vive in noi ed ha la sua funzione di guardiano finché non ci arrendiamo completamente alla Vita. Allora tutte le resistenze cadono e il guardiano non ha più scopo di esistere per proteggerle. La resa incondizionata dell’io al Cuore dell’Anima Una è la via per dissolvere definitivamente il daimon e lasciare che l’angelo della presenza governi l’esistenza nella Pace.