Quando devono entrare in una moschea, i musulmani si tolgono le scarpe e le lasciano fuori dalla porta. Ebbene, è ciò che dovete fare anche voi con le vostre difficoltà e le vostre preoccupazioni: lasciarle fuori per un po'. In seguito, uscendo, potrete riprenderle se proprio ci tenete, perché no?
Certuni danno l’impressione di non poter vivere senza preoccupazioni; per loro, l’esistenza è insopportabile se li priva di tormenti. Si rassicurino, per loro ci saranno sempre preoccupazioni e dispiaceri, non ne mancheranno mai. Ma perché non provano di tanto in tanto a dimenticarsene? Invece no, per la maggior parte delle persone, la vita deve essere fatta di grattacapi, di scontri e di malintesi. Lo dimostra il fatto che, davanti ai conflitti e alle tragedie, dicono: «Che ci vuoi fare, caro mio, è la vita!». Ebbene, quello non è che un grado inferiore della vita, non è la vera vita. La vera vita non la si conosce. Non la si conosce perché non si è ancora compreso che c’è un lavoro da fare per poter assaporare la sua bellezza, la sua purezza e la sua luce.
Omraam Mikhaël Aïvanhov
Pensiero del giorno: Il lavoro per la bellezza
Argomento