La vera intenzione si vede dal suo effetto.
Se ad esempio discutiamo con altri sul tema della pace e, nell’accaloramento dialettico, diveniamo conflittuali e oppositivi, allora il significato di ciò che stiamo facendo non sarà pacifico né tantomeno la causa o impulso motivante.
Se invece, capovolgendo l’esempio, parleremo della guerra in modo accogliente delle convinzioni dell’altro e pacatamente ne analizzeremo i risvolti socio-economici, magari sottolineando le contraddizioni, allora manifesteremo il proposito della Pace, pur parlando di guerra, e il significato del nostro intervento sarà evidenziato dall’effetto pacifico che avremo ottenuto sulle persone e nell’ambiente circostante.
Facciamo, quindi, attenzione all'effetto che produciamo. Se non è quello voluto, significa che la nostra vera intenzione non è quella che credevamo fosse. Correggendo l'effetto, rettifichiamo, di conseguenza, la nostra intenzione. Più l'effetto sarà unificante e più il nostro intento sarà coerente al Piano divino.