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Pensiero del giorno: L'ombra distorce la realtà

L’ombra distorce la realtà. Lo si può vedere osservando l’ombra proiettata da qualsiasi oggetto o persona. 

Sappiamo tutti che l’ombra è l’effetto della luce che impatta su di un corpo fatto di materiale solido e, quindi, non trasparente; ma non conosciamo il vero motivo per cui l’ombra non rispecchia mai la realtà oggettiva del soggetto. Conosciamo i principi e le regole della prospettiva da cui dipendono le fattezze e proporzioni dell’ombra; infatti la sua lunghezza, larghezza, ma anche distorsione, dipendono dall’inclinazione del raggio solare o di luce artificiale che colpisce il soggetto. Più bassa sarà la fonte di luce rispetto al soggetto, più allungata sarà l’ombra e più distorta la sua forma. La distorsione maggiore si ha, tuttavia e paradossalmente, quando la fonte di luce è perfettamente a perpendicolo sul soggetto. A quella inclinazione l’ombra quasi sparisce o si identifica in un punto o cerchio a seconda della grandezza del soggetto. Potremmo affermare che quando il raggio di luce è perpendicolare al soggetto l’ombra esprime la minore influenza sul soggetto stesso; mentre quando la luce è radente o di lato al soggetto si ha la maggiore distorsione e influenza.

Tradotta in linguaggio simbolico e metaforico l’inclinazione del raggio di luce che produce l’ombra acquista differenti significati. Il raggio perpendicolare dall’alto assume il significato di annullare l’effetto dell’ombra intesa come fattore oscuro della personalità umana; mentre il raggio parallelo al soggetto fa sì che l’ombra — il lato oscuro — abbia maggiore influenza sull’individuo. Ecco perché il mezzogiorno è inteso come momento della giornata più illuminante dal punto di vista spirituale; difatti la luce a perpendicolo dei raggi solari del mezzodì arriva in linea retta dall’alto verso il basso, facendo scomparire l’ombra sotto i nostri piedi a simboleggiare l’infusione dello Spirito sulla materia. Alba e tramonto sono momenti altrettanto importanti da un altro punto di vista, poiché l’alba è il momento del sorgere del sole e, quindi, della Luce divina e il tramonto il Suo scomparire per risorgere il giorno dopo. All’alba e al tramonto le ombre sono lunghe ma stemperate e addolcite dalla tenue intensità della luce, per cui non hanno la stessa influenza dell’ombra marcata delle ore pomeridiane; come dire che all’alba e al tramonto l’azione del lato oscuro è meno violenta o più pacata. Per questo motivo è bene meditare al mattino e alla sera; ma se vogliamo agire nello Spirito, il mezzogiorno è il momento propizio!

Da tutto ciò si arguisce che è comunque e sempre meglio avere l’ombra dietro di noi in modo che la luce colpisca la nostra fronte e ci faccia avere visione chiara delle cose per dirigere meglio il cammino. La distorsione dell’ombra è aspetto da tenere in grande considerazione, per cui possiamo concludere che il lato oscuro della nostra personalità e, in genere, degli accadimenti della vita, dà sempre una versione distorta della verità. Non c’è ombra che sia veritiera; ma in quanto tale, ci spinge attraverso la sua distorsione, a scoprire e ricomporre la realtà nelle giuste dimensioni e proporzioni, riaffermando il Principio della rettitudine che solo la luce perpendicolare ci dona.

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