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Pensiero del giorno: Plasmare la materia

L’aspirante sul sentiero del perfezionamento spirituale è alle prese con la manipolazione della materia. Deve imparare a renderla duttile per poter meglio manifestare lo Spirito divino che la anima. L’impresa non è facile poiché deve iniziare dai propri corpi della personalità che sono fatti, per l’appunto, di materia grezza in gran parte disarmonica. Ci sono due modi per gestire la materia; il primo è dall’alto e compete alla Magia bianca; il secondo è dal basso e compete alla magia nera. Diciamo subito che il secondo è molto più utilizzato del primo, poiché è più facile da perseguire, anche se produce risultati effimeri nel tempo ed illusori. È senz’altro più facile plasmare la materia dal basso, ossia, reimpastando una forma o spezzettandola e ricucendola per farle cambiare aspetto. È il metodo, ad esempio, utilizzato dalla chirurgia che ripara gli organi del corpo umano come un meccanico ripara l’automobile. È la modalità che, non allineandosi alla Volontà di Dio, forza la forma per servire il potere della materia, anziché realizzare il potere dello Spirito. Qui non si vuole screditare la scienza chirurgica, bensì esemplificare una procedura di intervento meccanicistico, cambiando aspetto all’effetto senza intervenire sulla causa. La chirurgia svolge un grande compito per l'Umanità con l’intento di apportare benessere e guarigione; ciò nonostante il metodo applicato, nei limiti della visione scientifica, è relegato, in forza di quei limiti, alla forma.

Ben altra cosa è riplasmare la forma dall’alto, cioè, ricollegandosi al Codice Originario divino e con esso ristabilire il giusto aspetto che la forma deve avere per manifestare coerentemente il significato evolutivo che ha il compito di concretizzare. È come se il chirurgo accedesse al codice del DNA e da lì riprogrammasse l’organo malato restituendogli l’originaria funzione, così guarendolo. Un traguardo non tanto lontano, visto i progressi della ricerca in campo genetico negli ultimi anni.
Per ristabilire l’ordine armonico occorre, quindi, collegarsi con quell’aspetto superiore dell’essere umano che conosce il Codice e il Progetto originali. L’Anima è il vero conoscitore che, sintonizzato sul Proposito divino, allinea il proprio intento personale a quella Volontà superiore, tanto da poter “guarire” le forme con un atto di vera Magia d'Amore. Il Codice è fatto di numeri, questo lo sappiamo, ma l'Anima riorganizza la sequenza numerica non da scienziato esperto in matematica, bensì emanando un'onda d'Amore. Quella stessa onda che produsse un universo coeso e che torna a renderlo coeso e armonico entro e fuori di noi quando l'usura del tempo cioè il degrado di frequenza a cui ogni forma è soggetta da quando l’idea archetipica si condensa nei piani materiali mediante il pensiero — degrada le forme e fa loro perdere l'ordine e il ritmo. L’Anima è il vero e unico mago che può trasmutare ogni forma, da pallido e oscuro riflesso in splendente testimonianza del Vero, del Bene e del Bello. Così operò il Cristo quando risorse il corpo dalla morte restituendo all'Anima cosciente un corpo nuovo, talmente elevato in frequenza da essere nominato: "Glorioso". La vera Gloria è un'aura che emana da colui che ha vinto la limitazione della materia manifestando tangibilmente il suo elevato stato d'essere. Noi tutti, aspiranti e discepoli, evochiamo entro di noi quella Gloria con devoto Amore, affinché il  Cristo si palesi di nuovo nella Coscienza risvegliata e la Sua forza compia la magia della redenzione dei nostri corpi e delle forme da noi costruite, riplasmandoli secondo la Legge e l'Ordine divini.

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