Ci sarà capitato di uscire in una giornata d'inverno in cui il vento sferzante gela le ossa e dopo alcuni minuti accorgerci di non sentire più l’aria pungente poiché Il corpo si è acclimatato e possiamo gustarci la passeggiata. Se avessimo ceduto al primo sentore di freddo saremmo rincasati subito perdendo il piacere di uscire.
Ebbene, quando stiamo per cadere nella trappola della reazione emotiva conflittuale, che come il vento gela qualsiasi tentativo di relazione, dobbiamo ricordarci di resistere per qualche minuto, in modo da non opporci alla sensazione fastidiosa e fare acclimatare il nostro corpo. Resistendo alla tentazione di reagire riusciamo, poi, a sentire che, tutto sommato, la condizione non è così insopportabile e percepiamo un senso di benessere che a volte sfocia nella gioia di non aver subito il condizionamento dell’umore meteorologico dell’altro. Il nostro corpo emotivo si adatta ad ogni situazione; basta tenerlo a freno nel momento in cui, come un cavallo pazzo, tende a scalpitare.