Nel percorso di perfezionamento spirituale che altro non è che la realizzazione perfetta della giusta proporzione di Spirito, Coscienza e materia nella manifestazione delle forme, si dà grande importanza alla semplicità. Semplicità è sinonimo di comprensione, poiché ciò che è complesso diviene semplice nel momento in cui, dopo averlo sperimentato, è assimilato, dunque, compreso entro la Coscienza. Semplicità è, quindi, sinonimo di realizzazione. Ciò che è realizzato è reso manifesto chiaramente, ossia, rifulge della propria luce divina.
L’intera creazione è una equazione risolta in modo tanto elegante da apparire semplice agli occhi dell’Osservatore che coglie subitamente la nota, il colore e la fragranza dell’intreccio d’Amore. Si, perché la semplicità ha molto a che vedere con l’Amore che la sostiene. Tutto ciò che non è semplice nell'immediatezza della rivelazione è ancora confuso e velato, complicato dalle involuzioni labirintiche della mente poichè sostenuto artificiosamente da una intelligenza priva d'Amore. Ciò che è semplice è immediato nella sua intrinseca, disarmante e sorprendente Verità. Come la folgore che squarcia il buio e manifesta, nell’attimo di splendore, la luce dell’eterno infinito. Accogliamo, dunque, la semplicità come dono del Divino che si palesa all’umano e lo rende partecipe co-creatore del Grande Disegno Evolutivo.