Sull’onda della New age si sono sviluppate una infinità di tecniche di guarigione e di rigenerazione energetica da essere seriamente imbarazzati nella scelta. Per non farsi prendere dalla fantasmagorica molteplicità di forme, occorre avere ben chiaro un principio di base per cui la guarigione è realizzazione che non attiene al corpo bensì ad uno stato di perfetto equilibrio tra materia e Spirito o corpo e Anima ed è, comunque, un conseguimento finale. La forma può essere perfezionata e migliorata mediante strumenti che aiutano la coscienza ad interpretare in modo coerente le cause ed i significati che vanno a produrre gli effetti formali. Tuttavia, nessuno strumento o tecnica potrà mai guarire a prescindere dalla purezza di motivazione e sintonia di azione della coscienza rispetto al Proposito Divino, ossia, a prescindere dall’intenzione del guaritore che deve essere cristallina, cosciente di costituire per il paziente un canale di contatto e allineamento alle dimensioni superiori dell’Esistenza, ed al paziente di sottoporsi ad un percorso di perfezionamento che lo conduca verso la verità e la realtà spirituale, nei tempi e nei modi determinati dal Karma di entrambi. Ciò che, purtroppo, avviene il più delle volte come effetto di una tecnica o trattamento energetico, è, invece, lo “smacchiare il vestito”, ossia, il ripulire i veicoli della personalità per un certo lasso di tempo, regalando al paziente una parvenza di guarigione o risoluzione delle problematiche personali.
È indubbio che una ripulita ogni tanto possa giovare alla persona così come giova il riposo dopo una fatica. Ma è altrettanto scontato che per quanto si tenti di mantenere immacolato il vestito, prima o poi tornerà ad imbrattarsi. Basterà una macchia di pensiero separativo o uno schizzo di desiderio egoistico per sporcare di nuovo l’abito ed annullare l’effetto della pulizia. Fatta più volte l’esperienza della lavanderia e constatata la illusorietà del risultato, si è più disposti a non cercare scorciatoie, anche se di immediata applicazione, e dedicarsi ad un lavoro di purificazione costante indirizzato, più che al vestito personale, all’interiorità. Scavando dentro le proprie contraddizioni e portando la Luce salvifica dell’Anima ad illuminare le parti in ombra dell'inconscio si ottiene, nel tempo, con costanza, disciplina e sacrificio, quello che il lavaggio a secco promette ma non mantiene. Una graduale pacificazione della persona che, godendo di una salute interiore, collaborerà sempre più con il Piano evolutivo.