Immaginate una splendida e ridente valle al cui centro campeggia un altare a forma di parallelepipedo, fatto di una bellissima roccia bianca venata da un minerale brillante e luccicante.
È sera.
L’aria è colma del profumo dell’erba fresca e dei fiori che crescono rigogliosi perché la valle è protetta, dalle alte montagne, dal freddo di quei luoghi.
A poco a poco, una gran folla si riunisce attorno all’altare. La gente si dispone in file concentriche e comincia ad intonare canti bellissimi e antichissimi.
Quando si avvicina il Plenilunio, sull’altare viene posta una grande coppa ricolma d’acqua.
La gente continua a cantare in perfetta armonia mentre la pallida luce lunare si fa sempre più chiara. Ora entrano nella valle i Grandi Iniziati della Gerarchia che, nei loro Corpi di Luce, si posizionano attorno all’altare.
Un gran silenzio avvolge la valle all’arrivo dei Grandi Esseri.
Quando il momento si avvicina, i Maestri intonano insieme l’OM, seguiti da tutti i presenti.
Ora, al centro dell’altare si materializza il Corpo di Luce del Cristo in tutto il Suo splendore, per accogliere la venuta dell’Illuminato che tutti attendono.
Il momento è giunto.
Il silenzio scende ancora una volta nella valle mentre tutti alzano gli occhi al cielo in direzione nord-est. Improvvisamente una luce, che pare dapprima una stella, si fa sempre più luminosa e vicina. Gradualmente la luce fa intravedere al suo interno la figura accovacciata, nella classica posizione del loto, del Buddha.
Il Suo splendore non ha eguali.
Egli si libra sull’altare e sulla coppa colma d’acqua. Ha la mano alzata e con essa benedice i presenti. I Maestri intanto, intonano un canto le cui parole sacre vengono pronunciate solo una volta l’anno.
La gente nella valle è silenziosa e ascolta il canto con profonda emozione.
Il Buddha guarda tutti con infinito amore e comprensione, istillando nei cuori di tutti la pace e la fratellanza. Una forte Energia pervade l’intera valle che, come i raggi del sole, parte dalla sfera in cui si trova il Buddha e colpisce il cuore di tutte le persone riunite.
La valle s’illumina come fosse giorno, mentre gli Iris, simbolo del Wesak, sbocciano.
Tutti si prostrano in segno di riconoscenza e rispetto, e recitano la Grande Invocazione.
LA GRANDE INVOCAZIONE
Dal punto di Luce entro la Mente di Dio
affluisca luce nelle menti degli uomini
Scenda Luce sulla Terra.
Dal punto di Amore entro il Cuore di Dio
Affluisca amore nei cuori degli uomini.
Possa Cristo tornare sulla Terra.
Dal centro ove il Volere di Dio è conosciuto
Il proposito guidi i piccoli voleri degli uomini;
Il proposito che i Maestri conoscono e servono.
Dal centro che vien detto il genere umano
Si svolga il Piano di Amore e di Luce,
E possa sbarrare la porta dietro cui il male risiede.
Che Luce, Amore e Potere
ristabiliscano il Piano Divino sulla Terra.*
Quindi il Buddha, che si manifesta per otto minuti, lentamente si dissolve. Anche il Cristo scompare nel nulla.
Tutti restano ancora in profondo raccoglimento.
Poi, a poco a poco, e senza fretta, ricevono, dalle mani dei Maestri della Gerarchia, l’acqua della coppa che, fortemente energizzata, infonderà in ciascuno dei presenti, una nuova carica e basterà loro per tutto l’anno, un anno che sarà certo improntato sulla pace e la serenità perché una tale esperienza è irripetibile.
Questo è ciò che avviene nella sacra valle ai piedi del Monte Kailash.