Energia è da sempre un termine che suscita la Vita. La scienza ha cercato, nel tempo, di definirla, ma anche nei libri di testo odierni, la sua definizione è sfuggente sia alla Logica che alla Fisica.
Sappiamo, dalla scienza dello spirito, che l’Energia è il potenziale creativo da cui tutte le forme traggono movimento. Sappiamo che uno degli assiomi dell’ermetismo recita: “L’energia segue il pensiero” a significare che dove si porta l’attenzione delle mente lì si focalizza e condensa energia.
Con l’energia si crea e, dunque, si potrebbe dire che l’energia è l’idea stessa che diventa pensiero nel momento in cui il pensatore la proietta nel suo immaginario per concretizzarla in forma.
La scienza nel 700 ha chiamato l’energia cinetica “Vis viva” per diversificarla dalla “vis morta” che è l’energia statica. A ben vedere, la locuzione Vis viva, in latino significa forza viva e non energia. I latini lo sapevano bene che il mondo manifesto è fatto di forze. Vettori di forza che plasmano le miriadi di forme in apparenza.
La forza, dunque, scaturisce dall’energia e, col suo movimento vettoriale, indirizza la materia a plasmare forme. La scienza della Cimatica lo dimostra in modo inequivocabile. Ma, allora, perché la scienza si è ostinata, in epoca moderna, a chiamare energia ciò che è forza? La risposta sta nel materialismo vigente. Tutto è materia nella visione limitata della scienza; dunque, anche l'energia. Via via che si procedeva nella scoperta dei vari tipi di energia, dalla gravitazionale alla nucleare, la parola “forza” è scomparsa dalla terminologia scientifica, sostituita da energia. Eppure, sarebbe più corretto chiamare forze, tutte le forze in gioco nel mondo manifesto, da quella gravitazionale a quella nucleare. D’altro canto, si dice “forza di gravita” quella che la scienza chiama energia gravitazionale. Si ha l’impressione che la scienza abbia confuso ciò che è energia chiamandolo col nome del suo effetto che è la forza.
L’energia, infatti, non può essere né materia, né forza, ma le diventa nel momento in cui è trasformata nelle due. Se comprendessimo quello che la scienza del sottile ha da sempre affermato, non faremmo confusione. L’energia è, come detto sopra, idea principiante che si fa materia, o: “Il Verbo che si fa carne”.
Proprio così!
Da questo punto di vista, l’Energia ha un solo nome senza più appellativi. È l’energia potenziale immanifesta, che può essere trasformata in tutti i tipi di forza e poi… può essere riconvertita in potenziale, dato che l’energia si conserva, come ben dice il principio di conservazione dell’energia. L'Energia è, dunque, reversibile. Appare come forza manifesta e può ritornare invisibile e celata come potenziale creativo; insomma, può avere 2 volti come lo Spirito: essere il principio vitale e, al tempo stesso, essere celata entro la forma come animatrice propulsiva.
Da questo ragionamento possiamo arguire che l’Energia è illimitata poiché non è manifesta. Quando la trasformiamo in forza per applicarla ad esempio, spingendo una carriola, la forza dei nostri muscoli si consuma e, dobbiamo riposarci per avere di nuovo accesso al serbatoio infinito di energia. Oppure, dobbiamo mangiare cibo per ricaricarci di energia. Il cibo contiene i nutrimenti, cioè, l’informazione che serve alle nostre cellule per avere di nuovo accesso all’infinito potenziale energetico. Il circolo si compie e noi, ricaricati d’energia, siamo in grado di spingere di nuovo la carriola. È, dunque, l’informazione contenuta nel “codice energetico” che ci ridà la carica. Come dire che: “l’informazione è vettore del principio vitale”. Essa ci riconnette al Principio.
Ciò significa che:
L’Energia è il potenziale creativo inespresso, illimitato e sempre disponibile in ciascun centro. Tale potenziale è il potenziale psichico.
Tutte le forze scaturiscono dall’energia e possono essere riconvertite in energia.
Il pensiero è la prima conversione dell’energia psichica con cui sono plasmate le forme. Le forme sono forze in movimento. Infatti, non esistono forze statiche, poiché la materia è il movimento del pensiero o: il pensiero che muove.
Con il pensiero focalizzato in vettori di forza si costruiscono tutte le forme manifeste nei vari piani d’esistenza.
Dove risiede, dunque, l’energia?
Potremmo dire che è il centro stesso di ogni sistema; quel cuore che, per primo, batte nel feto e dà il ritmo alla vita. In ogni centro c’è energia, poiché in ogni centro c’è il principio stesso della vita: lo Spirito. Un’immagine che esprime bene il concetto è quella del ciclone. Al suo centro, nel cosiddetto occhio, nulla si muove. Tutto è fermo e calmo, poiché al centro sta il Principio-motore celato. Appena oltre il centro, però, appare la spirale ciclonica, ossia, la forza centrifuga o centripeta, secondo il verso del ciclone, che attrae o respinge, aspira o distrugge.
L’energia, in ultima sintesi, è il principio immanifesto della vita da cui la vita entro la forma sgorga, come naturale conseguenza o effetto! L’Energia universale è il centro dell’Universo che si specchia nella rete universale di punti focali: dalle galassie ai sistemi solari, all’uomo, nel centro del cuore. Tutti i centri sono uno e, dunque, l’energia è la rete di comunicazione sinergica immanifesta del Centro o, il Vuoto quantico spirituale, di tutti i centri che sono espressione e riflesso dell’Unico Centro.