Si parla spesso della Rete Eterica come dell'intreccio inestricabile di Vita, Coscienza e Apparenza, senza, tuttavia, comprenderne appieno il significato. È di immediata comprensione utilizzare una similitudine che è anche metafora del sentirsi separati pur essendo Uno.
Immaginiamo un grande oceano fatto di un gel viscoso (la rete eterica) in cui pratichiamo dei vortici muovendo in tondo un bastoncino. Ogni vortice formerà una specie di vuoto... un buco entro il gel, così da farlo sembrare una forma di formaggio groviera. I buchi sono, in realtà, unità di Coscienza che dal punto di vista dell'Anima Una fanno parte dell'"Unicum" (il gel sostanziale).
Se, però, infiliamo un bastoncino (corpo di apparenza) in ogni buco (vortice coscienziale), dal punto di vista della personalità vedremo soltanto bastoncini l'uno separato dall'altro, senza più cogliere il gel in cui sono conficcati; gel che in realtà è la vera sostanza vitale che nutre e unifica le unità di Coscienza. Da ciò si comprende come dipenda esclusivamente dal punto di vista di chi osserva, cogliere l'unità o vedere la separazione. L'apparenza, in definitiva, è uno stato illusorio che ci fa credere di essere separati gli uni dagli altri. Quando siamo connessi all'Anima abbiamo la corretta visione di quello che siamo: vortici di energia vibrante che "volteggiano", come danzatori sufi, nello stesso mare.
Pensiero del giorno: La Rete Eterica o il Tutt'Uno
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