Car*, lo strumento di crescita di questa settimana sotto il segno di Scorpio riguarda la Morte.
Scorpio ci indica lo stretto passaggio tra gli inferi e il Paradiso. Ci insegna che la morte è quello strumento del Grande cambiamento per sciogliere tutte le costrizioni dell’Anima incarnata e darle finalmente pace. Ma nell’acqua stagnante di Scorpio la vita in dissoluzione diventa cibo per le nuove vite e così il mistero della vita agisce ciclo dopo ciclo. La morte è fonte di rinascita il solve che precede il coagula dell’alchimia interiore. Non vi è rinascita senza morte e, dunque, accettiamola come strumento di liberazione per prepararci a nuove esperienze. In una incarnazione si muore molte volte, quando, presi dalla smania di vivere ci buttiamo a capofitto in turbini e cicloni che ci travolgono, e la delusione ci assale assieme alla depressione. È una piccola morte dell’io presuntuoso che dal fallimento trova la forza di liberarsi dalle scorie dell’illusione di onnipotenza e ristabilire la giusta misura di se stesso. E così man mano che l’individuo si ricostruisce avanza nel coagulare una nuova immagine di sé, più risonante con l’esperienza acquisita, più a misura dell’Anima che lo spinge a proseguire nel cammino verso il Paradiso; cioè verso la luce interiore della saggezza. In questo modo Scorpio assolve al compito, attraverso Saturno, di metterci alla prova.
Procediamo, dunque, nel rialzarci da ogni fallimento poiché la vita ci insegna che per far spuntare le ali della vittoria occorre prima alleggerirsi del fardello dell’ombra. Pensiero-seme: La morte dell'io è quella liberazione per ritrovare le stelle.
Buon lavoro