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I sentimenti sono ricordi

I sentimenti e le emozioni sono ricordi. Ebbene si! Tutto inizia con e dal pensiero che viene per così dire “immagazzinato” in un serbatoio che a volte chiamiamo “immaginario collettivo” o mondo delle idee fatte immagini. Ma il pensiero è la sostanza prima della creazione, quindi è l’Intelligenza stessa che diviene sostanza e sostanzia il mondo manifesto. Dunque il pensiero è la vibrazione e il Suono della creazione. L’onda che, avanzando, palesa le forme. E le immagini sono la memoria immagazzinata del pensiero.

Ma come il pensiero diventa ricordo e quindi sentimento?

Quando il pensiero, cioè Manas, si propaga come onda creatrice, man mano che si espande subisce una sorta di condensazione (come l'acqua che nella nube si condensa da vapore in pioggia) che lo fa mutare in una sostanza lattiginosa, ancorché sottile e lumimescente. È la sostanza che chiamiamo “astrale”, che altro non è che pensiero condensato a tal punto da divenire magnetico. Quel pensiero magnetico, poiché condensato in una forza attrattiva, porta in sé la memoria sotto forma di immagine. Sono le miriadi di immagini dell’immaginario collettivo registrate magneticamente nei “Registri akascici”. Sono i “ricordi” ancestrali: la memoria di tutta l’Umanità dai suoi albori ma anche la memoria delle umanità della galassia. Quindi, quando immaginiamo il nuovo, stiamo attingendo da immagini inesplorate nel nostro mondo che, tuttavia, possono appartenere alla memoria galattica collettiva. Così i visionari e inventori illuminati scoprono i segreti dell'Universo e svelano le verità celate.

Quindi, quando ricordiamo, ricordiamo un’immagine scolpita nell’immaginario astrale e quell’immagine se è talmente impressa nel profondo della memoria umana, diventa istinto che si palesa come emozione istintuale, dalla forza istantanea incontrollata dalla coscienza. Se, al contrario, è una immagine-ricordo che è memorizzata nella memoria mediana, meno profonda, allora può essere elaborata dalla mente e si palesa come sentimento. Il sentimento è, dunque, un pensiero che vibra nel nostro corpo emotivo stimolato dalla immagine subliminale del ricordo. Noi coscienze lo percepiamo come sensazione del cuore o della pancia, a secondo di dove affiora, ma è pur sempre l’immagine di un ricordo che, rivestito di sostanza astrale ci induce a sentire anziché pensare.

Questa è la meraviglia dell’essere umano che, forgia il pensiero in sentimenti ed emozioni, plasmando magicamente la sostanza intelligente della creazione, a sua somiglianza.

In ultima sintesi, noi umani siamo un concentrato della creazione in cui il pensiero creatore è trasformato, da noi stessi, in immagini che suscitano ricordi e si palesano in sentimenti. Ecco perché un ricordo ha spesso in sé un "non so che" di nostalgico. Ci rammenta ciò che noi siamo: figli delle stelle.

Edoardo Conte

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