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Pensiero del giorno: La metafora dell'acqua 2

L’Anima si incarna in un corpo per evolvere in coscienza e contemporaneamente elevare la vibrazione della materia fino a farle manifestare pienamente il proposito dello Spirito nella sua perfezione.

Per svolgere il compito si serve del Karma che attrae quelle forme che ancora necessitano di un trattamento per correggere il degrado vibratorio in cui si trovano. Così l’Anima si incarna vita dopo vita prendendo respiro in un nuovo corpo. Il primo vagito ne è il segnale che la immette nel mondo delle forme la cui aria deve respirare per poterle plasmare di nuovo consapevolmente. L’aria è indispensabile agli esseri viventi poiché contiene Ossigeno, lo Spirito vitale, il Padre che infonde ma anche ritira il suo impulso al termine di ogni ciclo. In questo consiste il paradosso dell’Ossigeno che ci illumina sulla sua funzione. Indispensabile per la vita, produce tuttavia, l’ossidazione, provocando l’invecchiamento di tutte le forme vitali tra cui l’essere umano.

Ma l’Ossigeno esiste anche nell’acqua che è fonte di vita. Nell’acqua si combina con l’Idrogeno, Madre materia, elemento fondamentale dell’Universo. Se nell’aria l’Anima cosciente respira la vita, entro l’acqua, che è l’unione tra il padre Ossigeno e la madre Idrogeno, ossia, Spirito e Materia, scioglie i legami karmici lavando le ferite e purificando il desiderio in amore. L’acqua purifica dissetando l’Anima che ha sete di servire il Piano divino. Così il discepolo diventa servitore dell’Umanità dissetando con l’acqua di Vita chi incontra sul proprio cammino.

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