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Pensiero del giorno: Libertà di pensiero

Avere la libertà di pensiero e tutte le libertà che da essa derivano, compreso quella di stampa, non significa avere il permesso di abusarla. Oggi si fa un gran parlare della libertà di satira. L’attentato a Charlie Hebdo ha reso ancor più tenace la sua difesa ma occorre riflettere su alcuni punti per non avere l’alibi della vittima proprio nel giorno della commemorazione. Vittime sono i poveri giornalisti morti? Certo, sono vittime della crudeltà di attentatori fanatici. Ma se guardiamo al fanatismo non è di meno quello che in nome della Libertà può essere sacrilego.

Chi l’ha detto che la satira può sparare a zero su tutto?

La funzione della satira è da sempre quella di mettere in risalto le malefatte di chi si serve del potere per il proprio tornaconto. I giullari prendevano in giro Re e potenti sbeffeggiandoli di fronte al popolo divertito. Ma beffeggiare il simbolo portante di una religione o di un Popolo che senso ha? Si potrebbe cadere nell’eccesso opposto e fare della scintilla illuminista un falò delle vanità intellettuali. Occorre sempre fare attenzione a chi è vittima e chi carnefice. Basta un alito di vento per scambiare le parti. La Legge del Karma è ferma su questo punto! Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale per intensità ed effetto. Il buon senso deve prevalere sulla ragione anche se illuminista e, pur salvaguardando i diritti acquisiti in secoli di progresso civile, sociale e tecnologico, dare la misura del rispetto dei valori fondamentali. La Libertà è uno di essi ma senza il rispetto diventa sopruso. Un detto recita: “La libertà finisce dove inizia quella dell’altro” ad indicare che la misura del proprio agire è sempre in relazione stretta a quella del vicino. Pensare liberamente consiste, dunque, nell’aderire spontaneamente al pensiero del cuore che sa come agire nel rispetto del Bene Comune.

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