La Verità è mia madre, il Sapere mio padre, il Diritto mio fratello, la Pietà mia sorella, l'Intuizione mia moglie, il perdono mio figlio e l’integrazione appartiene a me.
Così recita la saggezza indiana collocando le qualità della relazione armonica entro il legame parentale.
Si dice che l’unione fa la forza, ma il più delle volte quell'unione viene compresa esteriormente, nel campo sociale, politico, militare: ci si unisce per costruire o ci si unisce per distruggere, ma si tratta sempre di un’unione esteriore.
Se siamo identificati nel corpo fisico siamo quello che mangiamo; se siamo identificati nel corpo emotivo siamo quello che sentiamo, e se siamo identificati nel corpo mentale siamo quello che pensiamo. Ma noi, anime incarnate, in realtà non siamo nessuno dei nostri corpi. Siamo la Coscienza che li utilizza per manifestare il Piano divino mediante cibo sano, sentimenti sinceri e pensieri illuminati. Così sveleremo la Verità che è racchiusa nel Bene che, a sua volta, sta dentro alla Bellezza.
La paura è lo strumento per condizionare l’Umanità. Nasce dall’ignoranza e pasce nella convinzione di essere soli e separati.
Come tutte le forme, anche quella della paura rivela la sua funzione nel Progetto Divino. Essa PARALIZZA.
L’Anima ha il compito di creare le forme di relazione che manifestano la Vita Una, attraendo a sé materia secondo il Proposito dello Spirito. La forma, una volta creata, attrae a sé altre Anime o coscienze per comunicare loro il concetto o progetto in essa contenuto. Vi è, quindi, un’attrazione reciproca tra Anima e forma materiale in modo tale che entrambi crescano e si completino per mezzo della loro relazione.
L’essere umano ha il compito di costruire forme sempre più rispondenti al Proposito Divino. Per questo motivo è stato creato a “Sua immagine” ossia, a immagine del Creatore. Nel costruire forme si avvale della materia esistente, dato che non può crearne dal nulla, e quindi, riplasma la forma in modo che rispecchi la giusta equazione di Spirito, Materia e Coscienza.
