Si pensa erroneamente che la struttura della cosiddetta “Gerarchia spirituale” rispecchi quella della razza umana che ha forma piramidale. La piramide ha il suo punto culminante in alto: il vertice.
Dal vertice il capo comanda i subalterni che vanno, via via, formando gli strati su cui poggia l’ordine da lui imposto. Vige la legge della paura che regola i rapporti di sudditanza in modo che l’inferiore agisca per il potere del superiore assicurandosi, così, la sopravvivenza.
I Maestri spirituali, al contrario, non hanno un capo che sta al vertice, bensì un “Cuore” pulsante da cui irradia la Luce magnetica che attira, via via, i componenti in cerchi concentrici secondo il grado di coscienza raggiunto. Vige la Legge di attrazione dell’Amore che unisce le parti per costruire, armonicamente, una sfera di funzioni e competenze risonanti tra loro. Tutto è ordinato dalla responsabilità di servire il Piano Divino. Non c’è comando alcuno. Ognuno esercita il proprio compito con spirito di comunione e gioia, rendendo sacro il fare per il Bene di tutti.
Il pensiero del giorno: La Gerarchia spirituale
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