Comprendere il dolore del mondo é l'azione della mente che amplia il proprio respiro. Condividere il dolore del mondo é l'azione del cuore che respira la Luce dell'Anima servendo il Suo destino. Dissolvere il dolore del mondo è il compito del discepolo che infonde il proprio amore come Anima in cammino.
L'insegnamento della Saggezza antica indica il "fare come se" si fosse già ad un livello evolutivo ideale, come metodo pratico ed efficace per migliorare i propri veicoli nel processo di perfezionamento mediante la disciplina della persona.
Dobbiamo essere vigili rispetto alle forme. Più ci piacciono e più ci seducono. Se restiamo distaccati dalle forme possiamo riconoscerne l'imperfezione e trasmutarle in meglio, ossia fare in modo che servano il Piano Divino anziché la speculazione umana.
Quando ci concentriamo sul sole, che è il centro del nostro universo, ci avviciniamo al nostro centro, al nostro Sé superiore, che è il nostro sole; ci fondiamo in esso e a poco a poco diventiamo come lui.
L’energia, ossia il potenziale energetico, è prodotto da ogni punto focale o centro di identificazione dello Spirito ed è espressa, o meglio, irradiata, dall’Anima o Coscienza. Questo è un concetto da tenere presente quando si parla genericamente di energia.
Non c’è presa di coscienza senza sofferenza. In tutto il mondo la gente arriva ai limiti dell’assurdo per evitare di confrontarsi con la propria Anima. Non si raggiunge l’illuminazione immaginando figure di luce, ma portando alla luce della coscienza l’oscurità interiore. Chi guarda fuori sogna, chi guarda dentro si sveglia.
(Carl Gustav Jung)
Vita, Qualità e Apparenza sono tre termini che specificano la totalità dell’esistenza. Si fa molta confusione tra Vita e Apparenza, per non parlare della Qualità; per cui vale la pena di approfondire il concetto. La Vita è l’Impulso a muovere o il Proposito divino che vuole essere manifesto. Che cosa vuole muovere? Muove la materia dandole forme mutevoli. La Vita è, dunque, quell’afflato o soffio che come il vento spinge le forme in dinamica espressione.
Noi esseri umani viviamo nel mondo degli effetti e, sperimentandoli, dobbiamo risalire ai significati per svelarne le cause, così ritornando alla fonte originaria di Verità. Una volta conosciuta la Causa possiamo divenire pienamente creatori ed artefici della manifestazione divina precipitando la Causa nel piano dell’esistenza in cui sortirà l’effetto voluto.
Nessun fenomeno della natura rivela che lo spirito cerchi di sbarazzarsi della materia; al contrario, si constata che lo spirito lavora su di essa, in essa, e che la fa evolvere. Sin dall'inizio del mondo, lo spirito mostra di volersi servire della materia, di volerla trasformare, spiritualizzare e renderla altrettanto vibrante della luce. Se dovesse sbarazzarsene, non potrebbe più manifestarsi, poiché può manifestarsi solo attraverso la materia che è la sua fidanzata, la sua amata sposa.
Il desiderio nasce dalla volontà egoistica del piccolo Io che agisce sul corpo emotivo come una frequenza vibratoria. È un impulso elettrico che dalla ghiandola pituitaria entro il cervello passa, mediante il sistema nervoso, nella natura emotiva collegata al chakra del plesso solare. L’attività vibratoria che ne risulta crea una spinta emotiva che comunemente è chiamata "desiderio". Esso è sempre separativo poiché soddisfa l'Io personale, ed è largamente responsabile della scarsità di fratellanza nel mondo.